L'aronese Elena Broggi sulla strage di Orlando
Elena Broggi, aronese e presidente di Agedo Verbania, commenta la strage di Orlando che ha visto morire sotto i colpi di un folle, 49 persone all’interno di un locale gay.
“La morte di cinquanta persone LGBT (lesbiche, gay, bisex e transessuali) nel locale di Orlando per mano di un fanatico ci colpisce profondamente. Siamo uniti alla comunità LGBT e ai familiari delle vittime e non possiamo che sottolineare quanto l’omofobia, questo odio immotivato nei confronti delle persone lgbt, debba essere fermata. L’odio nei confronti di una minoranza non è infatti un mostro che emerge con la pazzia di un singolo, certo responsabile di questa strage, ma utilizza oltre a pistole e proiettili anche l’esclusione, l’intolleranza, il bullismo omofobico, l’invisibilità e la discriminazione come armi. Sono proprio questo fanatismo e quest’odio i responsabili morali di fatti tragici come questi; un odio che non è tipico solo del terrorista ma di tante persone che ogni giorno desiderano negarci la stessa dignità e gli stessi diritti di ogni altro essere umano, spesso nascondendosi dietro la religione, l’opinione o l’appartenenza a questa o quell’ideologia. Leggiamo infatti di commenti e posizioni degne della più tragica omofobia da personaggi celebri per il loro estremismo ma anche da concittadini. Frasi come “se si fossero baciati a casa loro, non sarebbe accaduto nulla. Se la sono cercata” oppure “se lo meritano e andranno all’inferno”. Ecco a tutto quest’odio noi rispondiamo con l’amore che non ha distinzioni dovute all’orientamento sessuale. Ringraziamo i tanti che come noi in questo momento si indignano, esprimono la loro solidarietà alla comunità LGBT sui social network e via mail, e li invitiamo insieme a tutte le cittadine e i cittadini che tengono alla libertà e all’eguaglianza a scendere in piazza con noi. Le nostre associazioni saranno infatti presenti al Varese Pride di questo sabato 18 giugno (www.varesepride.it) e crediamo sia quello il luogo più coerente per marciare e dare visibilità alle persone lgbt e insieme al valore condiviso del rispetto reciproco, della pace, dell’eguaglianza e della solidarietà umana”.