Un po' di storia
Fin dalla Preistoria, età del Bronzo, XV secolo a.c., abbiamo testimonianze della presenza dell’uomo in una zona di Arona – ai Lagoni di Mercurago – con la civiltà delle palafitte. E ancora tracce di successivi insediamenti di alcune popolazioni celto-galliche a cui si deve probabilmente il toponimo Arona (sasso-acqua).
Al tempo della Roma imperiale fu un passaggio obbligato, sulla via del Sempione, per l’esercito romano alla conquista delle Gallie. Abbiamo reperti di una necropoli di quell’epoca – urne, vasi di terracotta, monete – nel museo cittadino nel centro storico di Arona (P.za San Graziano). E’ però nel medioevo che abbiamo notizie più certe sulle vicende della nostra città.
Dopo successive dominazioni: i Bizantini, i Longobardi, i Franchi di Carlo Magno, nel XI secolo d.c. fu fondata una Abbazia Benedettina da tale conte Amizzone che vi portò i corpi dei martiri Graziano e Felino (leggi la storia del TREDICINO) e da cui ebbe inizio il primo nucleo della nostra comunità.
Nella seconda metà del 1100 divenne poi libero comune, in cui si rifugiarono parecchi milanesi che scamparono alla dominazione dei Barbarossa, a quell’epoca risale il mercato tradizionale.
In seguito, nella seconda metà del 1400 le vicende della nostra città si legarono col ducato di Milano retto dai Visconti che ne fecero una roccaforte di difesa, con Angera e vi infeudarono come conti i Borromeo, ricchi banchieri, loro sostenitori. E così il piccolo borgo di pescatori ebbe un castello ed un porto ben difesi da solide mura fortificate. E’ proprio nel Castello sulla Rocca che nel 1538 nacque San Carlo Borromeo.
Il territorio passò sotto la dominazione francese, spagnola ed austriaca, durante le guerre di successione nel 1600, poi ai Savoia. Fu sempre, però, sotto la signoria dei Borromeo fino all’abolizione dei feudi nel 1797, che disgraziatamente la roccaforte venne fatta smantellare da Napoleone, sceso alla conquista della Italia. Sulla Rocca purtroppo sono rimasti solo alcuni bastioni diroccati ed un arco d’ingresso.
Da questo momento Arona sarà legata ai francesi fino al 1817, quando tornerà ai Savoia durante il Congresso di Vienna.
Carlo Alberto di Savoia le conferisce il titolo di città nel 1838.
Nel 1848 Giuseppe Garibaldi entra in città durante la guerra d’indipendenza, vi ritornerà poi nel 1859.
A fine secolo si verificò la più disastrosa inondazione del lago. In Arona vi sono targhe che ricordano questo evento e segnano il livello a cui l’acqua giunge all’epoca.
Una sorte migliore ebbe il Castello di Angera che con il suo fascino medioevale domina il basso lago e che con la sua vista ripaga gli aronesi del torto subito dalla loro Rocca.