8kx2h5ivd9mq1z6tgl4r ARONANET | DALL’APERITIVO ALL’ HAPPY HOUR

6 novembre, 2024

DALL’APERITIVO ALL’ HAPPY HOUR

happyhour

… senza tralasciare il galateo!

Alcuni pensano che l’happy hour sia il modo internazionale di chiamare l’aperitivo, in realtà sono due cose distinte. L’aperitivo, in senso tradizionale, è propedeutico alla cena e non può sostituirla. Esso consiste, infatti, in una bevanda alcolica o analcolica servita prima del pasto ed accompagnata da semplici stuzzichini salati come patatine, arachidi salate, piccole porzioni di salumi o formaggi e canapè.
La sua funzione è quella di preparare le papille gustative alla cena e di tamponare il senso di fame.
L’aperitivo è un ottimo modo di accogliere gli ospiti in una cena tra le mura di casa.

Il Galateo, al quale nulla sfugge, detta regole precise anche per l’aperitivo.
Innanzitutto è compito del padrone di casa prepararlo in un luogo diverso da quello predisposto per il pasto principale, possibilmente all’esterno.

Già dall’arrivo del primo ospite è cosa gradita offrire una bevanda accompagnata da stuzzichini.
È necessario prevedere un assortimento di bevande sia analcoliche che alcoliche. I cocktail analcolici vanno serviti in una brocca di vetro o cristallo, servendo l’ospite nel momento in cui ne chiede un bicchiere, quelli alcolici come spumante o champagne vanno aperti all’arrivo del primo ospite.
Gli stuzzichini devono essere semplici, sia nel sapore che nella forma, e disposti su più vassoi. Per ogni ospite bisogna calcolare almeno due bicchieri di bevande e dai quattro ai sei stuzzichini.
L’aperitivo è quindi un elegante benvenuto agli ospiti in attesa dell’arrivo di tutti gli invitati prima di accomodarsi a tavola.
La moda dell’happy hour, contrariamente alla lingua utilizzata, (a quanto pare utilizzare i termini inglesi fa tutto più bello) è invece tutta italiana. La sua nascita si deve ad alcuni locali di Torino e Milano che ebbero l’idea di offrire, ad un prezzo conveniente, una bevanda accompagnata da piccoli stuzzichini nell’orario di uscita dal lavoro.
Questa moda pian piano è andata sviluppandosi e si è estesa su tutto il territorio nazionale.
Non solo.
L’happy hour adesso è concepito come un vero e proprio sostituto della cena, prendendo sovente il nome di “apericena” (termine del tutto sconosciuto nell’ambito del galateo, considerato un “vorrei ma non posso”), un informale sostitutivo dell’invito a cena.
Viene quindi messo a disposizione un vero e proprio buffet, ricco di varietà di cibi: finger food, assaggi, tartine, olive, affettati, scaglie di parmigiano, primi piatti, degustazioni di formaggi, che possono in tutto e per tutto sostituire la cena.

Nonostante l’informalità dell’invito, l’apericena non è esente da piccole ed irrinunciabili regole di buon comportamento.
_Evitare lo scatto felino verso il buffet e la capacità di arrivare a servirsi per primi di ogni portata che esce dalla cucina
_Evitare di riempire i piatti in modo spropositato magari con la scusante di prendere cibo anche per gli amici
_Limitare il numero di passaggi al buffet: bene fare il bis … servirsi sei volte magari è troppo
_Non eccedere con gli alcolici
_Essendo un momento conviviale bando ai bronci e via libera a sorrisi e conversazione e tralasciamo almeno un poco la dieta per l’imminente prova costume, sbocconcellando ciò che di meno calorico offre il buffet.

Non dimenticate poi che il galateo sconsiglia l’italianissimo “cin-cin” con tanto di tintinnio di vetri.
Meglio alzare i calici con un sorriso guardandosi negli occhi.

À votre santé!

Anna Ubaldeschi
Anna Ubaldeschi
Anna Ubaldeschi | Etiquette Coach
Sagittario, amante del mare, del sole e delle temperature elevate.
Adoro favole, leggende e tradizioni.
Sincera all’inverosimile, vivo in mezzo ad un bosco essendo amante della natura pur essendo nata e cresciuta in una grande metropoli come Milano.
Dopo aver insegnato per tanti anni, mi dedico a rendere reali i sogni altrui, progettando e coordinando giorni indimenticabili come nozze, battesimi ed ogni evento che si desideri festeggiare.
Vera passione per l’arte del galateo ed il bon ton, fissazione per l’apparecchiatura della tavola e delle buone maniere.
Attualmente mi occupo di corsi di formazione e workshop tematici sul galateo, collaboro come contributor su tematiche legate al galateo del matrimoni e al bon ton in generale su alcuni portali e blog oltre a curare il mio blog “ Tacco 12 … ballerine”.
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