Ancora polemiche sulla biblioteca
“A nostro avviso è necessario che la biblioteca rimanga in centro città: sia perché lì è il cuore pulsante delle attività culturali di Arona, sia perché una sede in via XX Settembre non garantirebbe la stessa facilità di accesso a tutti i cittadini“.
Prosegue la polemica sullo spostamento della biblioteca cittadina: il sindaco Alberto Gusmeroli aveva infatti annunciato il possibile spostamento della biblioteca da piazza san Graziano all’ex prefettura in via XX settembre.
“Uno spostamento dall’attuale prestigiosa sede ad un’altra avrebbe senso soltanto se quest’ultima fosse tale da permettere di aggregare attorno ad una biblioteca moderna ed efficiente -con ampie sale fruibili dagli studenti e da chi deve consultare i libri, postazioni connesse ad internet, copertura wi-fi gratuita- un grande e moderno polo culturale con spazi adeguati per incontri, eventi, mostre, ecc” fanno sapere dal gruppo Costruiamo il futuro.
“Ad esempio, la nostra proposta – a lungo termine- prevede di utilizzare a tali scopi l’immobile attualmente occupato dalla Scuola Nicotera, in Piazza San Graziano. È ovvio che questa soluzione non sarebbe percorribile nell’immediato, ma sarebbe subordinata ad una nuova collocazione delle scuole in altra sede, oltreché ovviamente alla non alienazione dell’edificio (cosa che invece vorrebbe fare il Sindaco)“.
Alberto Gusmeroli invece controbatte: “Si vuole guardare a realtà moderne come le biblioteche di Vimercate o di Maranello (mq 1175 per 17.300 abitanti e un patrimonio librario di 45.000 libri completamente a norma di sicurezza antincendio dotata di : aree di consultazione, aree di deposito del patrimonio librario, emeroteca, fonoteca e videoteca, ludoteca, sala polivalente, sala studio, archivio storico comunale, sala per esposizioni e allestimenti temporanei.
Non è intenzione dell’amministrazione vendere l’attuale sede della biblioteca o la ex Pretura. In sostanza si vuole guardare al futuro, alle nuove tecnologie e ai giovani in modo da avvicinare il più possibile nuove categorie di fruitori alla lettura“.
